L’importanza dell’INTELLIGENZA EMOTIVA nel rapporto di coppia

Articolo redatto dalla Dr. Martini Maria Cristina

Nell’arco degli anni si è assistito ad un notevole aumento di divorzi. Ricerche statunitensi hanno dimostrato che le coppie sposatesi nel 1970 avevano il 50% di probabilità di separarsi mentre per le coppie che si sono unite in matrimonio nel 1990 la percentuale saliva al 67%. Indubbiamente questo cambiamento è dovuto alla minore influenza delle pressioni sociali che un tempo “costringevano” anche le coppie infelici a stare unite. Ciò significa che oggi il collante che mantiene in vita un matrimonio è costituito dai vincoli emotivi. Non sono più regole esterne sociali o culturali a saldare l’unione ma qualcosa di personale, profondo, interiore che diventa il reale fondamento del matrimonio.


Sofisticati studi sui legami di coppia e sui comportamenti che li distruggono, hanno dimostrato che le difficoltà di coppia originano nell’ infanzia, dalle differenze fra la realtà emozionale delle bambine e quella dei bambini:
Il diverso approccio dei genitori verso i figli maschi e verso le figlie femmine: ad esempio i genitori tendono a discutere maggiormente di emozioni con le femmine piuttosto che con i maschi e, quando giocano con figlie femmine, le madri, esprimono una più vasta gamma di emozioni ciò predisporrebbe le bambine, una volta adulte, ad arrivare al matrimonio con una maggiore competenza emozionale rispetto agli uomini, una maggior capacità di comprendere le emozioni espresse nel linguaggio non verbale, una maggiore propensione ad esprimere i sentimenti e una maggiore capacità di gestione degli stessi.
Via via che crescono, nei loro giochi i maschi tendono a cercare la competizione, le femmine invece giocano per lo più in piccoli gruppi nei quali privilegiano la cooperazione e l’intimità.

Ciò fa si che uomini e donne si aspettino cose diverse da una conversazione:
. gli uomini parlano di fatti, le donne, di emozioni. Gli uomini, via via che il matrimonio o la relazione si consolida, sono sempre meno disposti a parlare perché considerano intimità il fare qualcosa con le loro mogli: andare a fare la spesa o scegliere insieme dove andare in vacanza. Le donne invece considerano fondamentale la comunicazione
. Una ricerca di Ruben C.Gur della school of medicine della Pennsylvania University, ha rilevato che gli uomini minimizzano le emozioni e hanno più difficoltà a riconoscere i segnali emotivi non verbali. Perché un uomo riesca a riconoscere la tristezza della moglie questa deve essere veramente molto depressa!
. Le donne si soffermano maggiormente sui problemi della loro relazione, mentre gli uomini hanno una visione piu rosea del loro matrimonio.
Al di là dei problemi che possono esserci in una coppia (o in tutte le coppie) ciò che conta per la durata di un matrimonio, è il modo in cui la coppia li affronta.

MATRIMONIO: CONSIGLI PER L’USO
. Un suggerimento indirizzato alle donne data la loro maggiore tendenza a lamentarsi dei problemi è che quando rimproverano i loro partner, dovrebbero limitarsi a rimproverare l’azione sbagliata (protesta) non la persona (critica). Es: “Hai lasciato ancora i tuoi vestiti in disordine. Quando ti comporti così mi fai innervosire perché cerco di tenere la casa sempre in ordine e non mi sento compresa”
La protesta è rivolta all’azione del marito e spiega come tale azione abbia fatto sentire la moglie, non è una attacco verso il marito.
La critica: “Hai lasciato ancora i tuoi vestiti in disordine. Te l’ho detto mille volte e non capisci niente. Sei un menefreghista buono a nulla”
La critica personale è un attacco alla persona che, di conseguenza, proverà umiliazione e vergogna reagendo con una risposta difensiva più che un tentativo di migliorare le cose
Dal canto loro gli uomini dovrebbero:
. non evitare il conflitto
. considerare la lamentela della donna come un atto d’amore allo scopo di far funzionare la relazione
. Se il rancore si protrae nel tempo, prima o poi la collera esplode e la donna può attaccare “pesantemente “ l’uomo. In questi casi l’uomo deve capire che questa reazione indica l’intensità con cui la donna vive il problema (il comportamento del marito oggetto del rimprovero)
. evitare di “tagliare corto” dando soluzioni: l’uomo che è sempre piuttosto pratico e meno emozionale, di fronte alla lamentela della donna spesso fornisce con estrema sicurezza soluzioni pronte all’uso che il più delle volte non fanno altro che aumentare la sensazione della donna di sentirsi incompresa. La donna ha solo bisogno di sentire che i suoi sentimenti sono compresi anche se l’uomo può non essere d’accordo con lei ciò che conta è che la ascoltando.

I MECCANISMI DI RIPARAZIONE

Esistono meccanismi di riparazione che evitano che una discussione possa sfociare in una lite violenta, ad esempio:
evitare le divagazioni, empatizzare col partner, calmare la tensione.
E’ importante non soffermarsi troppo sui problemi spesso oggetto di conflitto nelle coppie (figli, problemi economici ecc..) l’empatia, la capacità di ascoltare l’altro di calmarlo e di calmarsi sono tutte competenze fondamentali per la lunga durata di una coppia.
Per calmarsi, può essere utile durante una lite sospendere qualche minuto quando ci si accorge che aumenta l’intensità della collera: una passeggiata, un esercizio aerobico, un esercizio di rilassamento possono essere sufficienti a riprendere il controllo emozionale.
Quando iniziano ad insorgere pensieri negativi sul partner durante una discussione può essere utile sostituirli con ricordi positivi ad esempio una moglie che pensa del marito “ecco nemmeno mi ascolta, non gliene importa niente di me” può cercare di ricordare le volte in cui il marito le ha dimostrato il contrario.
Una tecnica molto utile è il RISPECCHIAMENTO: quando un partner esprime la protesta l’altro la ripete con le sue parole cercando di coglierne i sentimenti sottostanti. Questo crea sintonia emozionale tra la coppia ed evita il conflitto, ha un effetto calmante sul partner che si sente compreso.
Questi sono solo alcuni dei suggerimenti utili a migliorare la comunicazione all’interno della coppia e a consolidare la relazione. Si tratta di competenze che è difficile mettere in pratica da un giorno con l’altro, per tanto necessitano di allenamento. Bisogna provare, provare, provare, affinchè come tutte le cose che si imparano diventino abitudini
BIBLIOGRAFIA: “Intelligenza emotiva: che cos’è, perché può renderci felici”, Daniel Goleman

 

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