La consulenza e il sostegno psicologico sono interventi diretti alla comprensione di un disagio espresso dall'individuo, dalla coppia e dalla famiglia che limita la persona o minaccia l'equilibrio psicologico del singolo e dell'intero sistema.

L'intervento psicologico agisce favorendo nel proprio paziente l'acquisizione della consapevolezza sul proprio modo di pensare, agire e sentire aiutandolo ad individuare le proprie risorse interne ed esterne e modalità più costruttive per esprimere appieno i propri sentimenti ed emozioni al fine del raggiungimento di un adeguato benessere psicofisico.

Il supporto psicologico può essere utile quando in qualsiasi momento nella vita di un individuo i cambiamenti (perdere o cambiare lavoro, trasferirsi in un'altra città, sposarsi, la nascita di un figlio, un lutto, superare degli esami, entrare in menopausa) possono essere di difficile elaborazione e superamento.


 

GESTIONE delle EMOZIONI

Ansia, depressione, rabbia, senso di colpa.

Gestire le proprie emozioni non significa controllarle, ma utilizzarle come strumenti per agire, senza farsi travolgere e trasportare da esse. Gestire le proprie emozioni rende padroni di se stessi, perchè ci permette di rimanere lucidi, efficaci senza perdere la testa, cercando di scegliere i propri comportamenti, quindi essere intenzionali nelle scelte, valutandone gli effetti su noi stessi e sugli altri.

La consapevolezza di sè, del proprio modo di essere e re-agire è il primo passo per imparare a guidare la propria vita e le proprie scelte.

Ogni emozione è importante perchè garantisce la sopravvivenza e l'adattamento sociale, sia le emozioni che definiamo come positive (gioia, sorpresa) sia quelle ritenute negative (tristezza, rabbia, paura, disprezzo), ma solo se impariamo a gestirle.


 

ELABORAZIONE del LUTTO

Ogni distacco, ogni perdita, richiede un cambiamento, diventa necessario indirizzare la propria vita verso nuove mete, per noi stessi e per chi amiamo.

L'elaborazione del lutto è un percorso che richiede tempo. Un tempo non definito, ma personale e a volte può essere utile il supporto di qualcuno che ci aiuti in questo percorso.

Dopo una perdita, infatti, possono insorgere sintomi comportamentali (pianto, disturbi del sonno e dell'alimentazione, isolamento, dipendenza dagli altri), cognitivi (difficoltà di concentrazione, lieve confusione, pensieri ricorrenti sul proprio caro e sulla morte, idee suicidarie, illusioni sensoriali), emotivi (paura, rabbia, solitudine, tristezza, disperazione, stordimento), somatici (ridotta energia, sintomi d'ansia, dolori muscolari) e relazionali in quanto l'individuo vive in un contesto sociale che influenza e da cui è influenzato.

Un lutto elaborato permette di ricominciare a vivere, ritrovare la progettualità, investire in nuove relazioni senza dimenticare il proprio caro, che diventa parte di sè, del proprio percorso di vita, della propria storia, ma in una nuova dimensione, più intima e profonda.


 

SVILUPPO dell'AUTOSTIMA

L'autostima (o stima di sè) è il risultato del modo in cui un individuo si vede. Come vede il proprio aspetto fisico, le proprie competenze, il proprio carattere, i propri successi nella vita e nelle relazioni. Cosa pensa di sè. L'autostima non è qualcosa di statico, ma aumenta quando viviamo seguendo i nostri valori personali e diminuisce quando il nostro comportamento non è coerente con ciò in cui crediamo. E' strettamente legata all'immagine di sè, alla fiducia in se stessi, a ciò che pensiamo di essere e a ciò che vorremmo essere.

Che valore diamo a noi stessi? Su cosa basiamo il nostro valore? Le risposte a queste domande rivelano la stim che abbiamo di noi. L'autostima nasce dal contatto con gli altri, primi fra tutti i genitori, le prime e principali figure di riferimento della nostra infanzia, poi gli insegnanti, i parenti, gli amici. In età adulta l'influenza dell'ambiente si somma agli influssi subiti durante l'infanzia, agli errori, ai successi, ai fallimenti. Se è vero che il passato non lo possiamo cambiare, è anche vero che possiamo decidere del nostro presente e del nostro futuro.

Su quali valori decidiamo di vivere la nostra vita? L'autostima implica l'accettare se stessi per come si è, il che vuol dire rinunciare al perfezionismo, soffermarsi sui propri punti di forza piuttosto che crogiolarsi sulle proprie debolezze, saper gestire le emozioni, affrontare i conflitti, accettare la realtà, aver fiducia di se stessi, affermare se stessi di fronte agli altri.

Un percorso psicologico volto a sviluppare la propria autostima, accompagna l'individuo alla scoperta di sè, dei propri valori e del proprio valore, della propria individualità spesso dimenticata nell'accondiscendere le richieste altrui per imparare a vivere in armonia e coerenza con se stessi.


 

CONSULENZA di COPPIA

La consulenza di coppia differisce dalla psicoterapia di coppia.

L'intervento di consulenza permette una una presa di coscienza delle dinamiche (i giochi interattivi, le modalità comunicative, le aspettative inconsce depositate sull'altro e i loro effetti) che caratterizzano la coppia, con particolare riguardo ai meccanismi che finiscono per mantenere uno stato di sofferenza nella relazione di coppia.

Per i partner è fondamentale poter capire cosa stia capitando tra loro e come ognuno di loro due contribuisca a bloccare le possibilità di cambiamento.

L'obiettivo successivo mira a ristabilire, recuperare o generare quelle risorse che permettono al legame di divenire (nuovamente) fonte di benessere per i partner anzichè causare sofferenza.
Nel corso di una consulenza di coppia, l'obiettivo non è quello di tenere assieme la coppia a tutti i costi: infatti i partner possono in alcuni casi arrivare a decidere di separasi.